Parte 1 - I carri messi a disposizione degli utenti italiani

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Attualmente il parco merci di proprietà delle F.S. è costituito da circa 116.000 carri di cui circa 100.000 sono normalmente atti al servizio.
Una prima grande divisione dei carri, concepita in modo da tener conto delle esigenze delle differenti merci da trasportare, è la seguente:
- carri coperti
- carri refrigeranti carri ad alte sponde carri pianali
- carri serbatoio
- carri a tetto apribile.
Alcune categorie, oltre ai carri di tipo corrente, comprendono anche un certo numero di carri di tipo speciale, adatti cioè a traffici particolari.
Altra importante distinzione è quella che tiene conto del numero degli assi dei veicoli, per cui vi sono “carri ad assi” e “carri a carrelli” (in genere a quattro assi). Questi ultimi, attualmente, rappresentano solo i 116% circa del totale del parco, ma sono destinati ad aumentare sensibilmente, considerato che nei nuovi programmi di rinnovamento e potenziamento dell'Azienda F.S. viene riservato sempre più spazio alla costruzione di tale tipo di veicolo, le cui caratteristiche consentono un aumento della portata e della velocità e rendono possibile il conseguimento di una maggiore mobilità del parco, con evidente vantaggio anche per la clientela. Al punto 3. del presente opuscolo si trovano le caratteristiche di dettaglio relative ai principali tipi di carri attualmente in servizio.


In base ad accordi internazionali, la maggior parte delle Reti ferroviarie europee, tra cui le F.S., ha adottato la marcatura uniforme dei carri. In base a tale marcatura i vari tipi di veicoli sono contraddistinti da una sigla letterale e da una sequenza di numeri di servizio. La marcatura uniforme, per quanto riguarda la parte letterale, è obbligatoria solo per le ferrovie italiane, francesi, belghe, olandesi, lussemburghesi, danesi, germaniche (Rep. Federale), svizzere ed austriache, mentre quella della parte numerica è obbligatoria per tutte le ferrovie europee.
La marcatura letterale è congegnata in modo tale che ad ogni grande serie di carri (coperti, alte sponde, pianali, ecc.), di tipo corrente o di tipo speciale, corrisponde una lettera maiuscola, detta lettera di serie.
Oltre la lettera di serie, nella marcatura letterale possono figurare anche alcune lettere-indici, minuscole, che stanno ad indicare la presenza di requisiti particolari o la mancanza di requisiti previsti in via normale per i carri della serie.
La marcatura numerica è composta di quattro elementi secondo il seguente raggruppamento di codici e cifre:

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a: indica il regime di scambio del carro in servizio internazionale e l'eventuale attitudine acircolare su ferrovie a differente scartamento;
b: contraddistingue l'Amministrazione proprietaria o, per i carri privati, l'Amministrazione immatricolante;
c: indica il numero di servizio vero e proprio:
- con le prime quattro cifre, la serie di appartenenza del carro (in ogni serie sono raggruppati i carri aventi analoghe caratteristiche di esercizio);
- con le altre tre cifre, la progressione numerica nell'ambito di ogni serie;
d: è una cifra di autocontrollo, che consente alle macchine meccanografiche il controllo automatico dell'esattezza della marcatura numerica.

Pertanto dalla sigla letterale e dal numero di servizio di un carro marcato uniformemente possono essere agevolmente identificati, oltre il regime di scambio o l'Amministrazione proprietaria o immatricolante, le principali caratteristiche d'esercizio del veicolo.


Si illustrano qui di seguito, secondo le lettere di serie previste dalla marcatura uniforme, le caratteristiche dei vari veicoli che, normalmente, vengono impiegati per le diverse specie di trasporti.

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Come quelli della serie H, servono per trasporto delle merci per le quali il “Repertorio delle merci” e la “Nomenclatura e classificazione delle cose” prevedono l'impiego di carro coperto.
A questa serie appartengono numerose specie di carri, tra cui:
- Ghms, con una capacità di 43 mc., muniti, come tutti quelli che portano la lettera indice “h”, di aperture di aereazione anche a livello del pavimento e, quindi, particolarmente idonei al trasporto delle derrate deperibili.
- Gs, tipo standard, con una capacità di 63 mc., provvisti di aperture di aereazione di grande superficie complessiva che li rendono atti al trasporto della maggior parte di derrate.
- Gbhs, con una capacità di 90 mc., con aperture di aereazione anche a livello del pavimento e, quindi, particolarmente atti al trasporto delle derrate deperibili.
- Gabs, di grande capacità (137 mc.), a carrelli, con quattro ampie porte (m. 4 x 2,15) scorrevoli laterali a due ante, particolarmente atti al trasporto di merci voluminose e di peso notevole, anche di tipo palettizzabile.
Questi carri, generalmente, sono idonei a circolare a velocità fino a 120 Km/h in servizio interno e a 100 Km/h in servizio internazionale (lettera indice “S”).


Sono carri coperti di tipo speciale. A questa serie appartengono, tra gli altri, i seguenti carri:
- Hehs, attrezzati con un secondo piano di carico ribaltabile, specializzati per il trasporto di merci soggette a danneggiarsi per schiacciamento.
- Hfhs-v Hcfhs-v, da 66 mc. a 69 mc., atti al trasporto di tutte le merci da carro coperto, comprese le derrate deperibili, muniti di aperture d'aereazione sia a livello del pavimento che sulle pareti laterali (la lettera indice “f” indica che sono atti a circolare in Gran Bretagna, mentre la lettera indice “c” significa che sono muniti di porte di testa).
- Hbchs da 90 mc. di capacità e con porte di testa.
- Habis, di grande capacità (mc. 125), con pareti scorrevoli, particolarmente atti al trasporto di merci palettizzate.


Servono per trasporti che richiedono il mantenimento di una determinata temperatura lungo il viaggio.
Appartengono a questa serie i carri refrigeranti, muniti di pareti coibentate e di casse per il contenimento del ghiaccio; quelli recanti la lettera indice “c” sono anche provvisti di ganci per il trasporto di carni fresche o congelate e quelli con lettera indice “e” sono muniti di impianto di elettroventilazione che provoca, durante la corsa, la circolazione forzata dell'aria tra le cer-;e a ghiaccio e l'interno del carro, attivando la refrigerazione della merce.
In determinate stazioni provviste di apposite prese di corrente, tale impianto può essere usato anche a carro fermo, per la prerefrigerazione sia del veicolo, sia della merce.
Tra questi carri si citano:
- Ims, di costruzione non recente, con una capacità di 30 mc. circa;
- Ibes, di tipo standard, con capacità di 46 mc., superficie utile per il carico di almeno mq. 22, muniti di 2 ghiacciaie a pareti fisse di grande capacità e quattro elettroventilatori.
- Ibefhqrs, anch'essi di tipo standard, ma a sagoma inglese.


Appartengono a questa serie i carri normalmente adibiti al trasporto delle merci da carro scoperto, tra cui:
- E, ad assi, provvisti di porte laterali normali e pareti di testa oscillanti, atte all'eventuale scarico a gravità. Di tipo standard, hanno una capacità di mc. 36.
- Eaos Eas, a carrelli, con capacità di mc. 71 i primi e di mc. 69,35 i secondi e lunghezza utile di m. 12,80, atti al trasporto di merci anche voluminose e pesanti (gli Eas sono ribaltabili di testa).
Di questa serie fanno parte anche i carri idonei allo scarico automatico per gravità (lettera indice “d”) e cioè quelli muniti di pavimento a schiena d'asino e di botole per lo scarico, nonché quelli a tramoggia tipo Talbot, tra cui:
- Edm, da 34 mc., per trasporto di minerali a basso peso specifico, e da 19 mc, per trasporto di minerali ad elevato peso specifico, con 4 paratoie che ne permettono lo scarico totale sia da un lato che dall'altro.
- Ed, di grande capacità, per il trasporto di coke e di scorie di alto forno, con 4 botole e comando di manovra che consente lo scarico laterale su entrambi i lati del binario, in fossa o su nastro trasportatore.


Questi carri sono a tetto apribile e permettono, quindi, il carico e lo scarico diretto delle merci anche dall'alto. Fanno parte di questa serie i carri:
- Ts, con tetto a serranda avvolgibile tipo “Cimt-Forest”, per il trasporto di colli voluminosi e relativamente pesanti, prevalentemente caricabili dall'alto mediante gru e richiedenti particolare protezione dalle intemperie.
- Taes, con dispositivo per il sollevamento del tetto e sua rotazione, che unisce i vantaggi del carro scoperto con la possibilità di carico dall'alto dei colli voluminosi e pesanti, e del carro chiuso ed aereato per il trasporto di derrate deperibili.


Unitamente agli altri carri pianali della serie R, L ed S, tali carri trovano una estesa utilizzazione, che va dal trasporto delle merci del settore siderurgico, a quello del legname, delle automobili e dei containers.
A questa serie appartengono, tra gli altri, i carri pianali a due assi di tipo corrente:
- Ks, di tipo standard, con piano di carico lungo m. 12,50, muniti di stanti e sponde laterali e di testa, idonei al regime di velocità “S”.
- Kps, privi di sponde (lettera indice “p”) e attrezzati con 6 stanti su ciascun lato.


Sono pianali a carrelli di tipo corrente e, tra essi, si distinguono i carri:
- Rs, di tipo standard, con piano di carico lungo m. 18,50, muniti di stanti.
- Rmms, di tipo standard, con piano di carico più corto (m. 12,64), ma con possibilità di carichi più elevati, provvisti di sponde di testa e di 6 stanti su ciascun lato.
- Rgs (la lettera indice “g” sta ad indicare la presenza di dispositivi per il trasporto di “grandi containers”), di notevole lunghezza (m. 19,900 fra i respingenti), muniti di sponde di testa e 8 stanti ribaltabili per lato.
- Rgmms, con sponde di testa e anch'essi con dispositivi per il fissaggio di “grandi containers”.


Sono pianali ad assi di tipo speciale; tra essi si citano i carri:
- Le, coppie di carri a bilico, adatti al trasporto di oggetti di grande lunghezza.


Sono pianali a carrelli di tipo speciale; di tale serie fanno parte i carri:
- Se, muniti di trave a bilico e di barre di trazione smontabili.
- Salp, a sei assi.
- Saac, costituiti da carrelli di un carro a piano ribassato, utilizzabili anche senza il relativo telaio.
- Sekqs, a due piani, per trasporto auto.
- Sgs, dotati di appositi dispositivi di bloccaggio, che li rendono particolarmente atti al trasporto dei “grandi containers”.


Appartengono a questa serie tutti i veicoli che non trovano collocazione nelle serie avanti citate. Un primo importante gruppo è costituito dai carri contraddistinti dalla lettera indice “i”, che presentano un piano di carico ribassato oppure costituito da longheroni muniti di traversine amovibili ribassate e che consentono di effettuare quei trasporti che per caratteristiche di ingombro o di peso non potrebbero essere caricati su carri normali.
La maggior parte di essi è a carrelli e ciò consente una maggiore lunghezza del piano ribassato o della culla; alcuni, poi, hanno più di quattro assi (fino a 14) e ciò permette un più elevato limite di carico, fino ad un massimo di circa 180 t.
Di questo gruppo si citano:
- i carri Ui, a due assi, con portata fino a 30 t. circa;
- i carri Uai, a quattro assi, con portata fino a 60 t. circa; i carri Uaai, a sei assi, con portata fino a 80 t. circa;
- i carri Uaai, a otto assi, con portata fino a 125 t. circa;
- i carri Uaai, a dodici assi, con portata fino a 150 t. circa;
- i carri Uaai, a quattordici assi, con portata fino a 183 t. circa.
A questa serie appartengono anche i carri serbatoi per il trasporto di prodotti liquidi o specializzati per il trasporto di granaglie alla rinfusa.
Tra questi ultimi si citano i carri:
- Udgs, muniti di aperture sull'imperiale per il carico automatico dall'alto, di piani inclinati e botole sul pavimento per lo scarico a gravità.


Per trasporti del tutto speciali che richiedono, cioè, mezzi di particolari dimensioni o strutture, viene provveduto in massima parte con carri di proprietà privata. Il privato imprenditore, cioè, si è sostituito all'Azienda ferroviaria nell'approntamento di tutta una gamma di carri speciali, alla cui costruzione l'Azienda stessa non ha ritenuto opportuno provvedere direttamente. Trattasi di un parco di circa 15.000 veicoli, costituito, per la massima parte, di carri serbatoio per trasporti delle più svariate specie di liquidi e di prodotti pulverulenti, di carri tramoggia, di carri per trasporto automobili, ecc.
Detti carri sono immatricolati nel parco FS, hanno una speciale numerazione e portano scritte relative al nome e al domicilio del titolare, oltre a tutte le altre previste per i carri di proprie tà FS.
La merce in essi caricata è soggetta al pagamento delle normali tasse di porto, salvo concessioni particolari accordate per determinati prodotti.
In questa categoria di carri sono da distinguere quelli utilizzati per trasporti in conto proprio e quelli che invece vengono noleggiati a terzi.
Questi ultimi vengono ceduti in uso esclusivo a chi ne faccia richiesta al titolare; la concessione viene regolata con comuni contratti di noleggio che prevedono, fra l'altro, la corresponsione di un canone, stabilito solitamente in relazione al tipo del carro ed alla durata del contratto. Il parco privato di carri da noleggio ha assunto proporzioni di rilievo, ed è attualmente in grado di soddisfare un gran numero di richieste di carri speciali, atti al trasporto delle merci più svariate (petrolio, gas, vini, auto, pulverulenti, ecc.).
La maggior parte di questi veicoli sono anche atti a trasporti internazionali.


I carri delle varie Reti ferroviarie, italiane ed estere, possono essere utilizzati anche in servizio internazionale. Le norme che regolano tale utilizzazione sono contenute nel “Regolamento per il reciproco uso dei carri in servizio internazionale” (RIV).
I carri delle differenti Reti hanno, generalmente, caratteristiche similari od addirittura identiche (come è il caso di alcuni tipi di carri standard) a quelle dei carri FS.


Fra l'Azienda FS ed alcune Reti estere, vige anche un accordo, denominato Convenzione Europ, per la formazione di un parco europeo costituito dai carri più in uso nel traffico merci ad assi e a carrelli (serie E, Gs, Ks, Gbs, Ed/Eds, Ts ed Rs), da utilizzare in comune.
Sono in corso accordi per estendere ad altri tipi di carri la gestione comunitaria. I carri Europ, anche se non FS, possono essere utilizzati come carri FS, qualunque sia la Rete ferroviaria cui appartengono.


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  • Ultima modifica: 2021/05/14 10:38
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